mercoledì 2 marzo 2011

Perché uno Studio Psicologico Psicoterapeutico all’interno di uno Studio Medico

La ragione che ci ha spinto a scegliere di situare uno Studio Psicologico entro uno Studio Medico, nasce da un tentativo di ridefinizione di questo contesto: da luogo di “cura della patologia”, a spazio di presa in carico e promozione della salute.
L’idea di Salute alla quale stiamo facendo riferimento com-prende al suo interno anche la malattia, proponendo, quindi, un superamento di quei modelli che separano rigidamente la salute dalla malattia e, di conseguenza, i malati dai sani, al fine di sottolineare come dimensioni di salute e malattia tendano piuttosto a coesistere nello stesso soggetto. All’interno di questa visione appare altrettanto ingenuo pretendere di differenziare una “salute fisica” da una “salute psicologica”: riteniamo infatti, non da soli, che sia necessario lavorare ad un ampliamento dell'idea di "Salute", in grado di accogliere al suo interno l’insieme dei rapporti tra il corpo, la mente e i contesti di vita.

Mettere al centro la salute permette, alla funzione psicologica e alla funzione medica di incontrarsi su di un oggetto comune, a partire dalla rispettive specificità.
Pensiamo, per fare un esempio tra i tanti possibili, a come la cronicità di determinate situazioni cliniche, possa nascondere delle “cause” di ordine psicologico, rispetto alle quali potrebbe essere importante prendere posizione.
Certamente il lavoro psicologico non intende sovrapporsi al lavoro medico, ma affiancarlo ed integrarlo in quei momenti ove non si riscontrasse, al di là dei sintomi, una determinata condizione organica atta a giustificare quel preciso quadro. Peraltro, non riteniamo trascurabile neppure quella “componente psicologica” che accompagna e rischia di appesantire la malattia di natura più propriamente organica.

La relazione con lo psicologo, così come noi la pensiamo, diversamente che la relazione con il medico, non potrà immaginare la somministrazione di un farmaco, né, più in generale, l’assunzione di un atteggiamento prescrittivo, finalizzato a fornire consigli, direttive e ad indicare comportamenti adeguati al paziente, piuttosto intende chiedere ai suoi utenti di implicarsi in un lavoro in cui, prima di essere curati da qualcun altro, si proverà a mobilitare quelle risorse proprie, utili a prendersi cura della propria realtà di vita. Proprio quest’ultima infatti, pensiamo, con le sue difficoltà, ci mette nella condizione di sviluppare quei sintomi a cui potrebbe essere importante offrire risposte alternative, da utilizzare per promuovere nuove competenze.
La Studio Psicologico Psicoterapeutico, vuole offrire l’opportunità di percorrere questa utile strada.